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Apertura verso un nuovo settore, con l’acquisto di un impianto lavaggio inerti

Die Aggwash 60-2 von Terex wurde von Avesco vorverrohrt und vorverdrahtet auf das Betriebsareal in Grosswangen LU geliefert. Dadurch konnten Einbau und Inbetriebnahme beschleunigt werden. Ein grosser Pluspunkt der Anlage ist die sehr platzsparende Bauweise. Sie ist zudem semimobil und kann daher bei Bedarf vergleichsweise leicht an einem neuen Ort wieder aufgebaut werden.

Oltre una decina di anni fa, il lucernese Heinz Leupi ha diversificato le attività della propria impresa specializzata in genio civile, integrando un nuovo settore, quello del lavoro in deponia. Ora il settore Tecnica di costruzione Avesco ha potuto accompagnarlo in una nuova sfida e nel compimento di un passo successivo, la ditta ha infatti deciso di abbracciare anche il ramo del trattamento inerti.

Il cielo è plumbeo sopra i tetti di Grosswangen, nel Cantone di Lucerna, durante la visita agli impianti dell’impresa Leupi. Malgrado le nuvole, Heinz Leupi e la sua consorte Tamara sono radiosi. Poco tempo fa infatti i coniugi hanno festeggiato un altro passo importante per l’azienda familiare che, con l’installazione di un nuovo impianto di lavaggio ghiaia, ha dato il benvenuto a un nuovo settore.

«L’impianto ci permette di recuperare dai materiali di scavo prodotti sul cantiere diversi preziosi materiali riciclabili, riducendo così i volumi da smaltire. In questo modo risparmiamo spazio in deponia», spiega Heinz Leupi durante la visita agli impianti. La sua azienda ha aperto battente 35 anni fa come impresa specializzata nel genio civile, ampliando poi l’attività, con una deponia ubicata ai limiti di Grosswangen. Oggi l’azienda conta cinque collaboratori.

Heinz Leupi ama le nuove sfide e prendere l’iniziativa. Per lui è importante che l’impresa vada avanti. L’impianto di lavaggio ghiaia rappresenta un altro passo cruciale, per lui e per la sua famiglia.


Migliorata qualità della ghiaia per le consegne alle centrali beton

Con l’acquisto dell’impianto, l’azienda ha potuto entrare nel settore del commercio ghiaia e aggiudicarsi così un nuovo ambito di attività con un nuovo gruppo di clientela. Ora ha già cominciato a fornire aggregati per la produzione beton.

Senza questo impianto sarebbe stato impensabile, racconta Leupi. «Avevamo già un vaglio per la lavorazione a secco, ma la qualità della ghiaia non era abbastanza buona per produrre calcestruzzo. Inoltre, con la lavorazione a secco, si è strettamente legati alle condizioni meteo. Se la ghiaia si bagna con la pioggia o se è troppo secca nelle fasi di essicazione, non vale neanche la pena passarla al vaglio perché la qualità risulterebbe scadente».

L’impianto di lavaggio inerti invece può essere utilizzato con qualsiasi tempo. Solo quando le temperature vanno sotto zero è a riposo. L’obiettivo è ora quello di produrre dai 15 000 ai 20 000 m3 di ghiaia l’anno.


Acquisto valutato con testa

Prima di acquistare l’impianto i Leupi hanno ponderato bene i pro e i contro, fatto calcoli, verifiche, ed esaminato nel dettaglio per quali prodotti esistesse un mercato di sbocco nel contesto regionale. Inoltre hanno analizzato tutto quello che un nuovo impianto deve saper fare per avere successo in questo ramo.

«Chiaramente, abbiamo prima chiesto diverse offerte», racconta Heinz Leupi. Sono state due le ragioni principali che lo hanno convinto nella scelta e lo hanno spinto ad acquistare un impianto Avesco: «Per noi era prioritario poter contare su un partner che fosse nelle vicinanze e su un interlocutore che parlasse la nostra lingua. In secondo luogo, visto il poco spazio disponibile, avevamo bisogno di un impianto molto compatto ma performante».


Ecco come funziona l’impianto

L’imprenditore ha scelto un Terex Aggwash 60-2, capace di produrre 60 tonnellate di materiale grezzo ogni ora. In concreto l’impianto è munito di un vaglio adatto a carichi pesanti in grado di generare un sopravvaglio 100 - X. Il materiale di scavo argilloso è poi condotto a un pre-vaglio, da cui fuoriesce un sopravvaglio 70 – 100 pulito. In seguito il materiale è liberato dalle particelle metalliche e fatto confluire nella sfangatrice a palette. Quest’ultima svolge due funzioni: il materiale è disciolto tramite abrasione, il che permette altresì di eliminare eventuali aderenze. Inoltre vengono a loro volta evacuate anche tutte le impurità galleggianti.

Uscite dal post-vaglio le componenti sono risciacquate ancora una volta e separate in qualità beton. È integrato anche un impianto ad idrocicloni per due tipologie di sabbia. Tutta l'acqua di lavaggio è raccolta in due circuiti indipendenti e poi sottoposta a un ciclonaggio di 0,63 µm. I due tipi di sabbia possono essere tagliati, in modo da ottenere di sicuro almeno un prodotto adatto alla vendita.


Produrre più granulometrie grazie al vaglio circolare

L’impianto, così come si presenta ora, è stato allestito su misura. Su richiesta di Leupi è stato infatti collocato un vaglio circolare con cui ora, invece di cinque granulometrie, se ne possono produrre ben sette.  «Le due granulometrie supplementari sono perfette per produrre ghiaia da destinare al drenaggio oppure da stendere in inverno sul manto stradale. Per noi era importante poter fornire anche questo tipo di prodotti», spiega Leupi.

L’installazione e la messa in servizio da parte degli specialisti del settore Tecnica di costruzione Avesco è durata solo tre mesi. Ci è stato dato in consegna un impianto chiavi in mano, con tanto di tubazioni e cavi già installati.


Impianto di trattamento fanghi: significativa cooperazione tra fornitori

Per Heinz Leupi il fatto che tutto abbia funzionato a meraviglia è da attribuire anche alla collaborazione tra Avesco e i fornitori dell’impianto di trattamento fanghi integrato nell’impianto lavorazione inerti. «I responsabili del progetto sono venuti da noi in azienda per discutere ogni dettaglio. Così è stato possibile passare in rassegna ogni aspetto, parlando direttamente a tu per tu».

Dalla messa in servizio del nuovo impianto sono trascorsi un po’ più di un centinaio di giorni. Per Heinz e Tamara Leupi il primo bilancio intermedio è positivo. «Qualità e rendimento sono in linea con le nostre aspettative e la macchina piace anche ai nostri collaboratori».

E non sono gli unici. La tecnica ha conquistato anche la generazione giovane... Leupi racconta che suo figlio Sven, di 13 anni, non perde mai occasione per accompagnarlo a vedere il nuovo impianto.

Per saperne di più: Impianti mobili di lavaggio inerti

Per maggiori informazioni sui nostri servizi in materia di trattamento inerti, contattare

Michael Schöni, responsabile Prodotti Terex, michael.schoeni(at)avesco.ch, telefono 062 915 86 26