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Un escavatore di 56 tonnellate sul Lago di Thun...

In viaggio sulle vie lacustri per circa 10 km, da Einigen (nel Comune di Spiez) fino alla cava di Balmholz, sulla riva orientale del Lago di Thun: ecco il Cat 352 che troneggia sul pontone.

Equipaggiato per il lavoro duro: profilo del carro principale rinforzato con barre in acciaio piatto larghe 2 cm e applicate sul lato.

I cilindri di sollevamento e della benna dispongono di un’apposita protezione contro le forti sollecitazioni.

La cabina del 352 è stata concepita ex novo e permette di lavorare senza stancarsi e in tutta sicurezza, grazie a una serie di confortevoli elementi, tra cui i sistemi di assistenza, come il sistema di pesatura integrato Payload e l’intelligente sistema di telecamere.

Un grande escavatore che può farsi snello: larghezza di trasporto 2990 mm, altezza 3660.

Quella di Balmholz è una delle rare cave di roccia dura esistenti in Svizzera. Il calcare siliceo che si estrae qui è una roccia dura molto richiesta per via della sua densità, compattezza e alta resistenza alla compressione. In virtù di tali caratteristiche, questa roccia è eccellente per essere impiegata nella costruzione ferroviaria, stradale, nel settore dell’edilizia e del genio civile, così come nel ramo dell’ingegneria idraulica.

Macchine sotto controllo, grazie all’occhio attento di Anton Rufener, capofficina della AG Balmholz.

Christoph Künzi, direttore della società AG Balmholz: «I grandi escavatori sono macchine che rivestono un ruolo chiave in un’azienda che si occupa di estrazione. La robustezza, la durabilità e un basso consumo di carburante sono criteri decisivi che fanno la differenza».

È a bordo di una piattaforma galleggiante che la ditta AG Balmholz in gennaio 2022 ha fatto trasportare il proprio escavatore Cat® 352, nuovo di zecca, fino al luogo di intervento: una cava in prossimità del Lago di Thun. Come se l’è cavata la nuova macchina alle prese con il duro lavoro di estrazione? Traiamo un bilancio intermedio, un anno buono dopo la messa in servizio.

Dalla struttura portuale che si trova nel quartiere di Einigen (Spiez) fino all’imbarcadero della AG Balmhol, sulla riva orientale del Lago di Thun (Comune di Beatenberg, BE) sono circa 10 i chilometri da percorrere sull’acqua. Su questa tratta però non si vedono gli usuali battelli di linea o le barche turistiche che di solito navigano avanti e indietro sul lago, bensì per lo più barche da trasporto, battelli da carico o chiatte, cariche di roccia dura color grigio acciaio, ghiaia fine oppure... un escavatore 56 tonnellate!

Proprio così, come in quel giorno di gennaio del 2022, in cui le cime delle vicine Alpi bernesi erano ancora innevate.

La società AG Balmholz è una filiale del Gruppo Frutiger e gestisce due cave, sul Lago di Thun e sul Lago di Brienz. È in una di queste ultime, vale a dire la cava Balmholz nel Comune di Beatenberg, nelle immediate vicinanze del Lago di Thun, che il Cat 352 ha trovato il suo impiego.

Una produzione pari a 250 000 tonnellate all’anno di materiale pietroso

La scelta del trasporto lacustre è dettata dalla particolare ubicazione della cava: per evitare di intasare le strade della regione, la AG Balmholz trasporta circa il 40 per cento della sua produzione complessiva – pari a circa 250 000 tonnellate – tramite due chiatte, via lago. In seguito, il materiale viene scaricato e trasferito direttamente sui vagoni ferroviari per continuare il viaggio su rotaia.

La piattaforma galleggiante con cui è trasportato l’escavatore resiste fino a un carico di ben 200 tonnellate. Ecco perché, per la traversata, sul pontone accanto al gigante giallo, ha preso posto anche un escavatore ragno. La piattaforma è trainata da un rimorchiatore della ditta Vigier Beton Berner Oberland.

«Una delle rare cave di questo tipo in Svizzera»

Qui non è speciale soltanto la via scelta per la consegna, anche il luogo di intervento del nuovo escavatore è del tutto unico nel suo genere. Anton Rufener, capofficina della AG Balmholz, spiega: «Siamo una delle rare cave di roccia dura esistenti in Svizzera. Il materiale pietroso che stacchiamo dalla roccia ed estraiamo qui si distingue, tra le altre cose, per i suoi spigoli vivi e per la sua resistenza alla compressione e all’abrasione, così come per l’eccellente resistenza alle intemperie. Ciò, tuttavia, significa anche che la macchina impiegata è sottoposta ad altissime sollecitazioni. Solidità, durevolezza e forza giocano per noi un ruolo decisivo». In cava l’escavatore deve sollevare macigni che arrivano a pesare diverse tonnellate. All’anno sono ben 1000 le ore operative messe a segno dal grande escavatore impiegato in cava. Da marzo a inizio dicembre la produzione procede a pieno regime, nel periodo da dicembre a febbraio il parco macchine è invece sottoposto a revisione.

Tempo di bilanci dopo un anno di lavoro con il nuovo escavatore

Siamo in aprile del 2023 e ormai è trascorso oltre un anno di tempo dalla messa in esercizio della macchina. Il contatore segna 1230 ore operative.

Che bilancio intermedio possiamo trarre dopo il primo anno di esercizio? Anton Rufener afferma: «Siamo molto contenti. L’escavatore ha soddisfatto pienamente le nostre aspettative. All’inizio ci sono stati alcuni piccoli problemi, niente di serio. Siamo riusciti a risolverli rapidamente. In seguito, tutto è filato sempre liscio, niente fermi macchina, nessun danno. L’escavatore è utilizzato da due o tre operatori. Anche loro si dicono molto soddisfatti».

Ma quali sono, in particolare, gli aspetti positivi? Anton Rufener comincia la sua enumerazione…

  • Innanzitutto, il consumo carburante: il 352 ha rimpiazzato una vecchia macchina di dimensioni quasi identiche. Gli operatori, le ore di lavoro e le mansioni che la macchina è chiamata a svolgere sono rimasti uguali. I consumi invece si sono ridotti: 38 l/h contro i precedenti 45 l/h. Calcolando che il prezzo del diesel ammonta a 2 franchi al litro, finora abbiamo già potuto risparmiare 16 100 franchi.
  • Potenza motore adattata: anche le modalità operative «Eco», «Normal» e «Power» permettono di ridurre il consumo di carburante, modulando la potenza del motore in base all’esigenza effettiva. Durante lo smistamento l’operatore lavora in modalità Eco, a basso consumo, quando invece, subito dopo il brillamento, occorre spostare gli enormi blocchi di roccia, in modo che la caricatrice gommata possa caricarli, si lavora in modalità Power.
  • Cabina: offre un ambiente di lavoro a un nuovo standing, con una migliorata insonorizzazione, sedile riscaldato e ventilato, ottima visuale grazie all’intelligente sistema di telecamere.
  • Servizio: l’officina della ditta AG Balmholz è ben equipaggiata ed è in grado di svolgere autonomamente buona parte dei lavori di manutenzione e riparazione. Per tutto ciò che riguarda l’elettronica, offrono supporto i tecnici di Avesco.

Prima dell’acquisto la AG Balmholz aveva testato vari modelli di diversi produttori e chiesto il parere degli operatori.

Anton Rufener: «Oggi possiamo dirlo: la scelta è stata quella giusta. L’escavatore è stato allestito esattamente così come lo volevamo. Il carro rialzato e le benne che abbiamo selezionato non sono che due esempi. Insomma, la macchina è fatta su misura per noi – è perfetta per l’utilizzo di cui abbiamo bisogno!»

Cambio marca, grazie all’interessante «pacchetto globale»

Il parco macchine e le cifre operative le ha sott’occhio anche Christoph Künzi, il direttore della AG Balmholz.

Künzi passa in rassegna gli acquisti effettuati e che fanno ormai parte dell’inventario: all’inizio del 2022, il 352 era già il terzo grande escavatore Cat che la sua ditta metteva in esercizio in pochi mesi. In gennaio 2021 sono stati presi in consegna due escavatori cingolati Cat 340. Prima ancora erano arrivate la caricatrice gommata 972 con benna da carico e la 972, così come un dumper articolato 730.

«Il fattore decisivo che ci ha spinti a cambiare marca e a optare per le Caterpillar è stato l’interessante pacchetto globale che ci è stato proposto», spiega Künzi. L’assistenza post-vendita, l’affidabilità, un servizio clienti efficiente, la disponibilità dei pezzi di ricambio e poi, certamente, anche l’elevato valore di rivendita: sono tutti aspetti che hanno giocato un ruolo.

«Dall’esperienza raccolta finora le nuove macchine stanno attestando un’elevata affidabilità. Siamo curiosi di vedere in che modo, con questi due nuovi escavatori, la nuova tecnologia di motore inciderà sul consumo di carburante». Ogni litro di diesel conta, considerate le 10 000-15 000 ore operative che un escavatore mette a segno lavorando in una cava, prima di essere venduto come macchina d’occasione.

Per l'equipaggiamento del 352 in cava si veda la galleria di immagini in alto.

Vai al prodotto: escavatore cingolato Cat 352

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