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Avesco riceve il premio energetico Watt d’Or

 Watt d’Or

Avesco riceve, per il suo impegno in veste di azienda produttrice dell’Hybridbox, il premio energetico Watt d’Or conferito dall’Ufficio federale dell’energia. L’Hybridbox è una centrale energetica compatta, in grado di provvedere al fabbisogno energetico di un edificio.

L’Ufficio federale dell’energia rende onore all’impegno profuso da Avesco in veste di azienda produttrice dell’Hybridbox®, un sistema volto a un utilizzo energetico all’insegna della sostenibilità. Il riconoscimento è stato conferito nella categoria «Edifici e territorio».

L’Hybridbox è una centrale energetica compatta che associa tutte le discipline energetiche all’interno di un edificio. L’impianto è realizzato su mandato dell’azienda W. Schmid Projekte AG, presso gli stabilimenti Avesco di Bubendorf (BL), dove si producono le centrali di cogenerazione forza calore (ICFC). Jörg Jermann, responsabile Tecnica e produzione ICFC presso Avesco AG, commenta: «Questo riconoscimento ci riempie di soddisfazione. L’Hybridbox mostra il grande potenziale che l’interconnessione di varie fonti racchiude per l’energia rinnovabile. Siamo onorati di aver potuto contribuire, in veste di produttori, alla realizzazione di un impianto affidabile e che lavora in modo efficiente e redditizio. Il riconoscimento ricevuto ci motiva a proseguire su questo cammino».

Watt d’Or per un complesso residenziale a zero emissioni

Il premio energetico Watt d’Or è stato conferito sia alla fondazione Umwelt Arena Schweiz sia allo studio di architettura René Schmid Architekten AG di Zurigo per aver realizzato a Männedorf ZH un complesso edilizio a impatto climatico zero, dove l’elemento chiave della tecnica impiantistica è proprio l’Hybridbox.

Le facciate e il tetto di entrambe le case plurifamiliari sono stati provvisti di moduli fotovoltaici. Per la realizzazione degli stabili, Walter Schmid, presidente della fondazione Umwelt Arena Schweiz, e suo figlio, l'architetto René Schmid (studio René Schmid Architekten AG Zurigo), hanno puntato sull'autonomia energetica interconnessa.

Fabbisogno energetico complessivo garantito da sole e vento

Il fabbisogno energetico annuo del complesso edilizio è coperto in modo autonomo, grazie agli impianti fotovoltaici ed eolici. Gli edifici non sono però del tutto indipendenti dal punto di vista energetico, ma allacciati anche alla rete elettrica e del gas. I locatari consumano direttamente in loco la metà dell’energia elettrica autoprodotta; l'altra metà viene convogliata attraverso la rete elettrica verso un impianto power-to-gas, trasformata in gas rinnovabile, stoccata nella rete del gas naturale e destinata poi alla produzione di energia elettrica e termica nel periodo invernale. Il concetto consente un approvvigionamento energetico interamente rinnovabile, senza emissioni di CO2, e apporta un contributo concreto per contrastare la penuria di energia elettrica che contraddistingue i mesi invernali.

Di più su: Hybridbox Rapporto sul progetto Männedorf (PDF, in tedesco)