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Pionieri svizzeri: Terex HydroScrub 200 – impianto semimobile di lavaggio inerti

Il direttore della recytec, Martin Jost, posa davanti al nuovo impianto di lavaggio inerti Terex HydroScrub 200.

L’HydroScrub 200 lavora con un pre-vaglio in cima all’impianto.

La sfangatrice a palette è stata adattata ai fabbisogni specifici della recytec. Ogni ora l’impianto riesce a trattare fino a 200 tonnellate di materiale con una granulometria tra 4 e 100 mm.

Ecco il vaglio con i diversi componenti.

Per allestire presso la cava di ghiaia l’HydroScrub e realizzare tutto il sistema di depurazione ci sono volute due sole settimane.

L’impianto è in grado di sciogliere anche il materiale molto argilloso.

Con l’impianto semimobile Terex HydroScrub 200 di Avesco, la recytec AG si è aperta a un nuovo ambito di attività dall’estate 2019. L’azienda è la prima in Svizzera a offrire, direttamente in loco dal cliente, trattamento e lavaggio dei più diversi materiali, sia per brevi durate che per diversi mesi.

La morena della Reuss è un bell’osso duro. La massa di detriti che Martin Jost ha tra le mani nella cava di ghiaia è molto coriacea e argillosa. Qua e là brilla pure qualche granello di selce. «Per la lavorazione inerti è un vero test di durezza», afferma il direttore della recytec AG.

Eppure, malgrado il «materiale un po’ ribelle» ecco fuoriuscire dai cinque nastri trasportatori dell’impianto di lavaggio inerti una bella ghiaia pulita e immacolata. L’apriti sesamo? Si chiama HydroScrub 200 ed è un prototipo. «L’impianto l’hanno costruito gli ingegneri della casa produttrice Terex, in collaborazione con Avesco (in veste di rivenditore Terex) e insieme a Sepp Niederberger, fondatore e proprietario della recytec. È stato creato esattamente su misura delle nostre esigenze», spiega Jost. Qui il grande vantaggio è stato il fatto di poter contare sulla grande competenza tecnica e sulla pluriennale esperienza attestata dal proprietario dell’impresa.

Il principale requisito posto era che l’impianto fosse in grado di trattare diversi tipi di materiale e di produrre numerosi tipi di ghiaia, in base alle richieste formulate dal cliente. Scorie provenienti dall’incenerimento dei rifiuti, materiale di scavo, detriti, ghiaia? Non ci sono limiti per l’HydroScrub 200. Inoltre l’impianto semimobile è facilmente trasportabile e si monta e smonta rapidamente, un’altra caratteristica molto importante.


Muoversi verso nuovi orizzonti

È proprio così: con il Terex HydroScrub 200, l’impresa recytec ha abbracciato un nuovo campo di attività, muovendosi su un terreno prima di allora del tutto inesplorato nel contesto svizzero. È infatti la prima azienda ad offrire direttamente in loco, dal cliente, un servizio di trattamento e lavaggio inerti, anche per brevi durate. Il motore trainante dell’impresa è il fondatore stesso della recytec nonché proprietario: Sepp Niederberger, forte di una pluriennale esperienza nel settore.

Il clou di questa nuova offerta è il fatto che il cliente non solo può scegliere liberamente il tipo di ghiaia da produrre, bensì anche quali fasi del lavoro desidera svolgere in modo autonomo e quali invece preferisce affidare all’impresa. «Ci sono però due cose di cui ci occupiamo noi: la gestione operativa dell’impianto e l’immissione del materiale, sempre con l’aiuto di un collaboratore», puntualizza Martin Jost.


Un impianto «tuttofare»

L’HydroScrub 200 è stato concepito appositamente per questo modello aziendale. L’impianto lavora in base a due modalità di lavaggio: da un lato come sfangatrice a palette, una procedura ottimale per sciogliere il materiale molto appiccicoso. Grazie all’inclinazione regolabile idraulicamente fino a 16° e a una velocità di rotazione anch’essa regolabile, è possibile trasferire sul materiale un’energia mai vista prima. Nella seconda modalità, l’impianto lava il materiale grezzo ed è ottimale per trattare ed evacuare sostanze interferenti o leggere, così come componenti galleggianti, una peculiarità richiesta quando si lavora con i detriti. L’impianto dispone inoltre di due diversi bordi sfioratori in modo da creare un’ampia zona d’acqua tranquilla. L’acqua viene immessa tramite una procedura di corrente ascendente. L’accesso per effettuare i lavori di manutenzione è semplice, come è semplice anche l’operazione di svuotamento, grazie ai portelloni collocati in prossimità del vaglio per le sostanze leggere. Ma questi sono solo alcuni dei tanti atout dell’impianto.


Un successo inaspettato

Il successo riscontrato da questa nuova offerta ha letteralmente lasciato a bocca aperta i responsabili della recytec. «L’impianto funziona a pieno ritmo da quando è stato messo in servizio nell’estate del 2019», afferma soddisfatto Martin Jost. Forse proprio perché, con la creazione dell’impianto, si è concretizzato il motto preferito dal fondatore dell’impresa Sepp Niederberger, ovvero: «Tutto è possibile! Qualsiasi sia il prodotto richiesto dal cliente, noi glielo faremo avere».
 

Progetti completi nel settore trattamento inerti
Tra i servizi Avesco vi è anche la realizzazione completa di progetti di trattamento e lavaggio inerti, allestimento dell’impianto compreso. Il servizio contempla la progettazione dei componenti dell’impianto, la realizzazione degli schemi di flusso dei materiali e dei piani digitali (2D), compreso il piano dei carichi e degli allacciamenti. Nel progetto possono essere integrati componenti dell’impianto esistenti o anche parti di fornitori terzi. I dispositivi per la gestione delle varie granulometrie sono installati in loco, in base alle esigenze specifiche del cliente. Avesco coordina tutti gli attori coinvolti nella fornitura e consegna l’impianto «chiavi in mano», finito e funzionante. Tra le varie componenti di un impianto di trattamento inerti si annoverano: impianto di lavaggio, sfangatrice, frantoio e vaglio.

Desiderate saperne di più sulle soluzioni Avesco per il trattamento inerti? Contattate Michael Schöni, responsabile Prodotti, Tel.: 062 915 86 26, E-mail: michael.schoeni(at)avesco.ch